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Al via i festeggiamenti del SS Crocifisso di Papardura

Al via i festeggiamenti del SS Crocifisso di Papardura

Con il primo giorno di “Questua” dal quartiere Spirito Santo, previsto per lunedì prossimo prendono di di fatto il via i festeggiamenti del Santissimo Crocifisso di Paparadura che culmineranno il 14 settembre. Una festa organizzata dalla congrega dei Massari, chiamati così perchè rappresentanti degli agricoltori, che si perde nella notte dei tempi e tiene in vita una tradizione quasi millenaria in uno dei siti più suggestivi ma nello stesso tempo ancora non sufficientemente conosciuto ed apprezzato dagli stessi ennesi. Martedì invece i massari continueranno la loro attività di collettazione (raccolta offerte) dalla via Libertà proseguendo lungo la via Roma sino ad arrivare nei caratteristici quartieri del centro storico di San Pietro, Sant’Agostino e Valverde. L’ultimo giorno di Questua mercoledì sulle strade di Sant’Anna e Santa Lucia e Pergusa. In tutti i 3 giorni i massari saranno accompagnati dal suono, delle ciaramelle e muli bardati a festa. I festeggiamenti proseguiranno dal 7 al 9 settembre presso le grotte del Santuario di Papardura dove in segno di devozione centinaia di donne si ritrovano per la preparazione delle tradizionali “Cudduredde” e che verranno distribuite nei giorni della festa il 13 e 14 settembre. Il 13 all’interno del santuario si terranno le celebrazioni eucaristiche mentre nella giornata solenne del 14 oltre alle sante messi sul calvario nei pressi del santuario avverrà l’esaltazione della croce. Nei giorni antecedenti al festa i dipendenti del Consorzio di Bonifica puliranno tutta l’area del santuario e quelle adiacenti dove si trovano i famosi lavatoi. Lo ha confermato l’assessore con delega al Verde Pubblico Giovanni Contino visto che è in atto una convenzione tra l’ente locale e quello di bonifica. Ma la congrega dei Massari proprio per fare conoscere meglio questa festa che è una delle più antiche della città hanno deciso di fare “sposare” la tradizione con la tecnologia. E difatti da alcuni mesi è attivo un sito internet www.santuariopapardura.it dove è possibile conoscere sia in lingua italiana che inglese la storia del santuario ed avere tutte le informazioni sullo stesso luogo di culto. Ed i primi numeri sul portale sulle le percentuali di visitatori dicono che non sono pochi gli stranieri che vi accedono per conoscerlo. Il 46 per cento delle visite è in lingua italiana, poi inglese e portoghese. Le visite più frequenti dall’Italia 66%, America 19%, Brasile 6%. Il 75% sono nuovi visitatori, il 25% di ritorno. Un buon numero di utenti sono rimasti collegati al sito anche oltre 3 minuti.
Riccardo Caccamo (Enna Press)

Vedi l’articolo originale su Enna Press

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